Chi era F.M. Alexander?
F.M. Alexander nacque in Australia nel 1869. Non aveva ancora vent’anni quando decise di dedicarsi alla carriera dell’attore e presto divenne assai popolare esibendosi in quelli che vengono chiamati one men show.
Era solito recitare pièces drammatiche e umoristiche spesso legate a Shakespeare.
Dopo alcuni anni dovette confrontarsi con un insolito quanto grave problema: la perdita della voce durante la recitazione. A nulla valsero gli innumerevoli trattamenti medici ai quali si sottopose. Questo problema non si presentava durante la vita quotidiana, ma solo quando si accingeva a recitare. Alexander comprese che, con tutta probabilità, metteva in atto qualcosa di scorretto con il proprio corpo prima di emettere la voce in scena.
Dopo nove anni di intenso studio su sé stesso, concluse che esiste un’importante relazione fra la testa, il collo e la colonna vertebrale.Questa relazione è attivata naturalmente e si nota bene nei bambini da 1 a 3 anni. Quando è attivata, tutti i movimenti del corpo sono integrati naturalmente e consentono l’uso corretto e funzionale del nostro organismo nella sua totalità, così come in ogni sua specifica parte.
Ma generalmente, nella vita moderna, questa relazione naturale viene persa fin dalla tenera età e sostituita da comportamenti inconsapevoli, indotti da condizioni innaturali (stress, traumi fisici e psichici). Alexander infatti notò che, poco prima di incominciare a recitare, spingeva la testa indietro e verso il basso, comprimendo la laringe e la colonna vertebrale, spingendo il petto in avanti e compromettendo così la respirazione.
La conseguenza di questa compressione gli provocava la perdita della voce; l’impatto emozionale dei ruoli da interpretare, unito all’ansia di riuscire a portare a termine lo spettacolo nel migliore dei modi, gli provocava inconsciamente una perdita di “controllo” del corpo. Alexander comprese che, se fosse riuscito a eliminare la risposta di compressione, avrebbe probabilmente superato il suo problema. E così avvenne!
Continuò con successo la carriera attoriale e cominciò nel contempo a insegnare il suo metodo che sviluppò e approfondì tutta la vita. Decise in seguito di lasciare il teatro per dedicarsi esclusivamente all’insegnamento della Tecnica che da lui prese il nome. Lavorò e insegnò in Australia, negli Stati Uniti e a Londra dove si stabilì dal 1904 dopo aver diretto il Conservatorio teatrale e lirico di Sidney.
Dal 1904 al 1955, anno della sua morte, scrisse quattro libri e formò un discreto numero di insegnanti che proseguirono e divulgarono il suo lavoro.
Lavorò con personaggi molto noti nel campo dell’arte, della filosofia, della letteratura e della medicina. Fra i suoi allievi e ammiratori ricordiamo lo scrittore Aldous Huxley e il filosofo pedagogo americano John Dewey.
Sir Charles Sherrington (1857-1952), padre della moderna neurofisiologia, premio Nobel in medicina nel 1932, sostenne e raccomandò la Tecnica Alexander, così come Nikolaas Tinbergen (1907-1988), premio Nobel in fisiologia e medicina nel 1973.
Wilfred Barlow, medico e insegnante della Tecnica, ricevette il compito da parte di F.M. Alexander stesso di diffondere la Tecnica e creò, sotto la sua richiesta, l’Alexander Society of Teachers (S.T.A.T.), con sede a Londra.
Oggi esistono molte scuole di formazione nel mondo per chi desiderasse diventare insegnante di Tecnica Alexander. Il training è articolato generalmente in tre anni e consta di 1600 ore.