La mia storia 2017-09-24T17:42:05+00:00

La mia storia

Avevo quindici anni quando mi furono diagnosticate una ipercifosi e un’iperlordosi, accompagnate dalle cosidette scapole alate e da una grave forma di iperestensione del ginocchio, un valgismo piuttosto importante. Essendo anche molto magra, il mio aspetto fisico appariva decisamente infelice. I medici dissero che i margini di cambiamento erano ormai minimi, però mi suggerirono la ginnastica correttiva per raggiungere, forse, qualche piccolo miglioramento.

Mi annoiavo mortalmente alle lezioni di ginnastica rieducativa: la ripetizione meccanica di esercizi che non capivo, e quindi eseguivo senza alcuna consapevolezza, mi intristiva e mi provocava un profondo disagio, accentuando il senso di vergogna e inadeguatezza per quel corpo così disarmonico in cui mi ritrovavo. Malgrado la disapprovazione di medici e fisioterapisti, e contro il parere della mia famiglia, decisi di seguire il mio istinto e la mia passione, abbandonai la ginnastica dopo un paio di mesi e incominciai a studiare danza quasi quotidianamente. Seguirono anni di grande lavoro, segnati da una disciplina costante ma anche da un’immensa gioia che non riuscivo a esprimere a parole e che gli altri sembravano non comprendere, prendendomi per una ragazzina capricciosa, una ribelle che giocava a fare la diversa.

Ma, a dispetto di tutte le previsioni negative, nel giro di qualche anno il mio corpo cambiò notevolmente e abbracciai con entusiasmo la carriera di danzatrice professionista, realizzando il mio più grande sogno.

Mi sono trasferita giovanissima dapprima a Parigi e poi a New York per continuare i miei studi e danzare a livello internazionale.

Continuavo, però, a soffrire di mal di schiena. A New York una coreografa con cui lavoravo mi parlò della Tecnica Alexander e decisi di prendere lezioni con impegno e regolarità.

Sviluppando una profonda consapevolezza e cominciando a pensare all’allineamento del mio corpo in maniera diversa, il mal di schiena scomparve nell’arco di qualche mese e i miei movimenti diventarono più fluidi e organici. Mi affaticavo molto meno, danzavo con più facilità e in scena mi sentivo più sicura. Gradualmente questo nuovo Uso del corpo mi accompagnò anche nella mia vita quotidiana. E, nel tempo, il valgismo delle ginocchia sul quale avevo già cominciato a lavorare da sola, intuitivamente, cominciò a diminuire.

Avevo finalmente trovato la strada che cercavo da tempo!

Decisi quindi di intraprendere la scuola di formazione, a New York, per diventare insegnante di Tecnica Alexander.

Da allora passione e interesse verso le discipline somatiche, e la relazione fra corpo e mente, hanno viaggiato parallelamente alla mia carriera artistica. E continuano tutt’oggi. Non mi stanco di studiare, ricercare ed esplorare le possibilità di abitare con gioia e consapevolezza il proprio corpo, affrontando con fiducia le diverse sfide che la vita ci presenta.
Posso affermare di aver vissuto e sperimentato sulla mia pelle tutto ciò che insegno.

Ringrazio tutte le persone meravigliose che ho incontrato nel mio percorso e che mi hanno dimostrato grande affetto, fiducia e stima, accompagnandomi nel mio viaggio.

Cambiare, anche radicalmente, è possibile. Non bisogna mai convincersi del contrario.
E nessuno dovrebbe dubitare di un sogno che arriva dal cuore.

Oggi sono felice di condividere la mia esperienza e le mie conoscenze con tutti coloro che desiderano comprendere e approfondire il rapporto fra mente e corpo, affrontando con fiducia e gioia un percorso verso il benessere che ognuno merita.