Yoga Terapeutico e Posturale
Consapevolezza attraverso movimento, respiro, posture e meditazione
Lo Yoga è una delle discipline più antiche che l’uomo ha sviluppato per unire corpo e mente.
Yoga infatti significa unione, ma anche armonia.
E’ un sistema filosofico, una scienza e una disciplina il cui scopo consiste nel promuovere una profonda consapevolezza di Sé.
Quale stile di Yoga scegliere?
Esistono molte tradizioni e diversi stili di Yoga, alcuni sono più vigorosi e veloci, altri più lenti e focalizzati sull’allineamento del corpo.
Ogni stile porta i suoi benefici. La valutazione delle proprie esigenze è però fondamentale per scegliere la soluzione migliore per sé.
Lo Yoga Terapeutico e Posturale, basato sul metodo Iyengar, è una pratica fluida e organica che rivolge l’attenzione all’allineamento muscolo-scheletrico, combina le asana – ovvero le posture del corpo – e il pranayama – le tecniche di respirazione – attraverso un ritmo naturale e meditativo, animato da curiosità, ascolto, intuizione e sensibilità.
Lo Yoga è di per sé terapeutico perché guarda alla totalità dell’essere umano, promuove uno stato di calma e tranquillità, atto a prender cura di sé stessi e acquisire consapevolezza di ciò che ostacola stabilità ed equilibrio.
Nelle lezioni di Yoga Terapeutico vengono proposte sequenze di asana scelte e modificate con cura per offrire uno strumento specifico alle diverse esigenze dei partecipanti.
E’ quindi necessario conoscere i benefici e le modificazioni di ogni posizione individuata per trattare un determinato problema (come, ad esempio, nel caso di un’ernia del disco) al fine di ottenere il massimo beneficio in totale sicurezza.
Per questo motivo le lezioni sono personalizzate e l’insegnante focalizza l’attenzione sulle esigenze specifiche di ogni partecipante, proponendo sequenze mirate e assicurandosi che vengano eseguite correttamente.
La pratica Yoga consente di intraprendere, ognuno con i propri mezzi, un percorso di ascolto e conoscenza di sé, senza ricorrere a posture acrobatiche o innaturali.
Non è l’allievo che deve inseguire lo Yoga, ma è lo Yoga che si avvicina all’allievo, accompagnandolo a seconda della sua storia e delle sue capacità fisiche, senza fretta e senza dover raggiungere un risultato circoscritto.
La gioia consiste nel viaggio, non nella destinazione
Lo Yoga Terapeutico e Posturale rispetta esattamente questo principio.
Ha un approccio particolare poiché si fonda sui principi dell’allineamento della Tecnica Alexander, metodo di rieducazione psicofisica nato in Occidente.
Si rivolge a tutti e, in particolar modo, a chi ha problemi alla colonna vertebrale come cifosi, lordosi, scoliosi, sciatica, ernia del disco, discopatia, mal di schiena diffuso.
Oriente e Occidente trovano quindi uno spazio comune, un punto d’incontro per la valorizzazione dell’intelligenza del corpo, rivolgendo grande attenzione allo sviluppo della consapevolezza, all’affinamento della propriocezione, al dialogo positivo fra mente e corpo. La persona viene posta al centro del sistema educativo, favorendo così l’attenuazione del dolore, dello stress e promuovendo la naturale armonia del nostro essere.
Poichè nata in Occidente, la Tecnica Alexander può essere di grande aiuto a un occidentale che desidera avvicinarsi correttamente allo Yoga, nel pieno rispetto della sua persona, delle sue radici e della sua cultura.
Non è infatti necessario orientalizzarsi per praticare Yoga, né lo Yoga deve essere occidentalizzato, ridotto a una mera disciplina fisica, tradendo così la purezza del suo insegnamento e il grande valore della sua portata filosofica e spirituale.
Yoga e Tecnica Alexander rappresentano due modi diversi, ma assolutamente complementari, di guardare e vivere il corpo e il movimento, percorsi che si integrano e completano in perfetta armonia. Entrambe le discipline mirano a riconoscere e rimuovere gli ostacoli che impediscono al nostro benessere psicofisico di esprimersi e manifestarsi.
“L’azione è movimento dotato di intelligenza. Il mondo è pieno di movimento. Ciò di cui il mondo ha bisogno è un movimento più consapevole.”